Come consigliato dalla Lonely Planet visitiamo il "Museo dei crimini comunisti"
nelle ex carceri della Securitate in centro a Sighet. Molto interessante. Apertura
dalle ore 10:00.
La prima parte di tappa è pianeggiante. Al Km. 18 si arriva a Sapanta (160 s.l.m.-
a volte riportata anche come Sapinta) e al "cimitero gaio", diventato famoso
per le sue lapidi che intagliate nel legno e colorate vivacemente sintetizzano
in maniera spiritosa le qualità o le abitudini o un fatto importante
riguardante il defunto. All'inizio del paese una pensione.
Al Km. 29 in località Teceu Mic la strada corre parallela al Fiume Tisa che
segna il confine con l'Ucraina. Qui un po' nascosto dalla vista della strada
un ponte, in piedi solo per metà (è il versante ucraino ad essere agibile),
univa (o separava) la Romania all'Unione Sovietica.
Al Km. 30 la strada costeggia la sponda del Tisa ed un cartello in metallo multilingue
proibisce di scattare fotografie. Dall'altra parte del fiume bambini e adulti
fanno il bagno. La strada è qui a piccoli tratti in sterrato. Una caserma poco
più avanti, un gruppo di soldati di pattuglia ed altri cartelli indicanti la
zona di confine.
Al Km. 32 inizia la salita, pedalabile ma anche lunga e impegnativa. Al Km.
35,5 si passa per un posto di ristoro e subito dopo inizia una fitta e bella
foresta.
Si guadagna quota e si arriva al passo (Pasul Huta) a quota 587 m. al Km. 41,5.
Come tradizione al passo una cabana con possibilità di vitto e alloggio, ma
anche tanti rifiuti.
Segue la discesa praticamente fino a Negresti Oas che si raggiunge al Km. 56. La strada corre ora pianeggiante fino ad
Orasu Nou (Km. 70,5), ma su uno stressate fondo stradale fatto di lastroni di
cemento armato, segue una facile salita in corrispondenza di un lago artificiale
(bel posto, possibile fare il bagno) si entra nella foresta e si scollina al
Km. 72.
Segue la discesa, sempre sui lastroni di cemento e la pianura che porta al Km.
83 a Livada e alla statale 1C, che unisce Baia Mare a Satu Mare. La si prende
andando a dx in direzione di quest'ultima. Ritorna l'asfalto e il traffico che
era stato scarso per tutta la tappa diventa ora mediamente sostenuto.
Il paesaggio diventa completamente pianeggiante, con distese di campi di mais
e girasoli. Al Km. 88 un motel ristorante.
Si arriva a Satu Mare (140 s.l.m.) al Km. 107. Anche qui forte presenza della
comunità ungherese. Gli alberghi citati dalla Lonely Planet sono tutti abbastanza
cari ad eccezione dell'Hotel Sport. Costo 390.000 lei - 16 euro per 2 persone,
bagno in camera e colazione. Bici portate in camera.
Mangiato al ristorante cinese Shangai per 300.000 lei - 12,2 euro in 2.
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