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15 agosto - 13° tappa - Km. 107

SIGHETU MARMATIEI - SATU MARE


Per visualizzare la totalità dell'itinerario Bucarest - Cracovia:
MAPPA POLITICA - MAPPA FISICA

Come consigliato dalla Lonely Planet visitiamo il "Museo dei crimini comunisti" nelle ex carceri della Securitate in centro a Sighet. Molto interessante. Apertura dalle ore 10:00.

La prima parte di tappa è pianeggiante. Al Km. 18 si arriva a Sapanta (160 s.l.m.- a volte riportata anche come Sapinta) e al "cimitero gaio", diventato famoso per le sue lapidi che intagliate nel legno e colorate vivacemente sintetizzano in maniera spiritosa le qualità o le abitudini o un fatto importante riguardante il defunto. All'inizio del paese una pensione.
Al Km. 29 in località Teceu Mic la strada corre parallela al Fiume Tisa che segna il confine con l'Ucraina. Qui un po' nascosto dalla vista della strada un ponte, in piedi solo per metà (è il versante ucraino ad essere agibile), univa (o separava) la Romania all'Unione Sovietica.
Al Km. 30 la strada costeggia la sponda del Tisa ed un cartello in metallo multilingue proibisce di scattare fotografie. Dall'altra parte del fiume bambini e adulti fanno il bagno. La strada è qui a piccoli tratti in sterrato. Una caserma poco più avanti, un gruppo di soldati di pattuglia ed altri cartelli indicanti la zona di confine.
Al Km. 32 inizia la salita, pedalabile ma anche lunga e impegnativa. Al Km. 35,5 si passa per un posto di ristoro e subito dopo inizia una fitta e bella foresta.
Si guadagna quota e si arriva al passo (Pasul Huta) a quota 587 m. al Km. 41,5. Come tradizione al passo una cabana con possibilità di vitto e alloggio, ma anche tanti rifiuti.
Segue la discesa praticamente fino a Negresti Oas che si raggiunge al Km. 56. La strada corre ora pianeggiante fino ad Orasu Nou (Km. 70,5), ma su uno stressate fondo stradale fatto di lastroni di cemento armato, segue una facile salita in corrispondenza di un lago artificiale (bel posto, possibile fare il bagno) si entra nella foresta e si scollina al Km. 72.
Segue la discesa, sempre sui lastroni di cemento e la pianura che porta al Km. 83 a Livada e alla statale 1C, che unisce Baia Mare a Satu Mare. La si prende andando a dx in direzione di quest'ultima. Ritorna l'asfalto e il traffico che era stato scarso per tutta la tappa diventa ora mediamente sostenuto.
Il paesaggio diventa completamente pianeggiante, con distese di campi di mais e girasoli. Al Km. 88 un motel ristorante.
Si arriva a Satu Mare (140 s.l.m.) al Km. 107. Anche qui forte presenza della comunità ungherese. Gli alberghi citati dalla Lonely Planet sono tutti abbastanza cari ad eccezione dell'Hotel Sport. Costo 390.000 lei - 16 euro per 2 persone, bagno in camera e colazione. Bici portate in camera.
Mangiato al ristorante cinese Shangai per 300.000 lei - 12,2 euro in 2.


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