Tappa impegnativa anche a causa del vento contrario. Il paesaggio nella prima
parte è arido, fatto di colline con scarsa vegetazione e blocchi di roccia.
L'asfalto è fatto da bitume mescolato a ghiaia ed è pochissimo
scorrevole. Lasciata Derekoy inizia una fitta e bellissima zona boscosa - una nebbia radente al suolo crea un paesaggio da fiaba - traffico nullo.
Si entra nuovamente in Bulgaria: a ricordo dei tempi andati ancora le torrette di avvistamento
e il doppio reticolato.
A parte le follie dell'uomo ... il paesaggio è rigoglioso
e verdissimo. Arrivati in prossimità dell'abitato di Malko Tarnovo seguire le indicazioni sulla sinistra per Carevo. La discesa fino al mare è in realtà un continuo
saliscendi fino alle porte di Carevo - si raggiunge questa e il Mar Nero al Km. 106.
E' possibile che in alcune carte sia riportato ancora il vecchio nome di Carevo,
ossia Michurin.
La spiaggia di Carevo è circa a 3 chilometri a sud di questa. Molto spartana
e di sabbia fine. E' sicuramente la cittadina meno turistica tra le località
marittime toccate.
Dormito all'Hotel Ciaiaka, nella piazza centrale di Carevo - costo: 25 lev una
doppia con bagno in camera senza colazione.
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