Gran Paradiso - descrizione ascesa al Gran Paradiso - facile alpinismo internazionale
Gran Paradiso ascent details - Alps: Gran Paradiso - alpinism in Italy
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GRAN PARADISO '99

SCHEDA TECNICA - ASCESA ALLA VETTA - INFORMAZIONI GENERALI - COSTO
MAPPA GENERALE - CARTINA GRAN PARADISO


Il Gran Paradiso è la vetta più alta delle Alpi Graie.
Totalmente in territorio italiano, il suo spartiacque è il confine naturale tra Piemonte e Valle d'Aosta.
La reputazione di essere uno dei 4.000 più facili delle alpi, rende questa montagna una classica meta di alpinisti di ogni età ed esperienza.
Dalla vetta si può godere della spettacolare vista del Monte Bianco, Monte Rosa e Monviso.

mappa regione Gran Paradiso
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SCHEDA TECNICA

  • Altezza: 4.061 m.s.l.
  • Ubicazione: Alpi Graie
  • Difficoltà: Grado da F+ (facile) a PD+ (poco difficile) a seconda della via di ascesa.
    Il sistema francese di valutazione dei gradi di difficoltà su ghiaccio indica 7 livelli (in passato solo 6). Ma questa classificazione è puramente indicativa. Il + viene talvolta aggiunto per indicare un livello di difficoltà leggermente superiore al grado citato.
    Prima Via : ascesa da Baite di Pravieux (Pont) - Rifugio Chabod = PD (richiede una minima esperienza su ghiacciaio crepacciato; via utilizzata in questo caso solo per l'ascesa) cartina
    Seconda Via : ascesa da Pont - Rifugio Vittorio Emanuele II = F+/PD-
    (la più classica, camminata su ghiacciaio; utilizzata in questo caso solo come via di ritorno) cartina
    Terza via : PD+ (lunga e faticosa salita via Ghiacciaio della Tribolazione) cartina
  • località di accesso : A seconda della via di ascesa prescelta, differente è la località di partenza:
    Prima via: Baite di Pravieux (1.870 m.) - Si raggiungono in treno arrivando ad Aosta e proseguendo in corriera (chiedere orari alla società di trasporti SAVDA di Aosta); o su strada fino ad Aosta - Villeneuve e da qui seguire le indicazioni per Valsavaranche fino a Baite di Pravieux (3 km a valle di Pont).
    Seconda via: Pont (1.960 m) - Idem come sopra, essendo Pont solo 3 chilometri oltre le Baite di Pravieux.
    Terza via: Cogne (1.603 m) - Raggiungibile sia con mezzi propri o pubblici via Aosta.
  • Carte e mappe : IGC o KOMPASS 1:50.000 Gran Paradiso. Come pubblicazione: "I 4000 delle Alpi" di Richard Goedeke by Guide Iter.

    ASCESA ALLA VETTA

    La seguente salita è stata effettuata il 3/4 luglio 1999.
    La seguente descrizione, è un giro ad anello con ascesa via Rifugio Chabod
    e ritorno via Rifugio Vittorio Emanuele II.
    La salita è stata fatta da Anna, Gerardo, Luigi, Stefano, Stefano (Steve)
    e Andrea Vanni (guida alpina - cell. 335 322453) nel contesto di un corso di ghiaccio.
    Non è richiesto alcun permesso o tassa per poter salire sul Gran Paradiso.
    Tempo minimo necessario: 2 giorni

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    CARTINA DELLE VIE

  • 1° giorno: Baite di Pravieux (Pont) - Rifugio Chabod cartina
  • 2° giorno: Rifugio Chabod - ascesa alla vetta - Rifugio Vittorio Emanuele II - Pont cartina

    Primo giorno: Baite di Pravieux (1.870 m) - Rifugio Chabod (2.750 m) 2 ore e 1/2
    Risalendo la valle di Valsavaranche, 3 chilometri a valle di Pont e circa 500 metri dopo il Camping Gran Paradiso, in corrispondenza di un ampio parcheggio sulla sinistra, inizia il sentiero n° 5 che porta al Rifugio Chabod.
    Il sentiero è ben segnato ed è facile vedere lungo il tragitto degli stambecchi. In circa 1 ora di cammino dal parcheggio si raggiungono le Baite di Lavassey (2.194 m) e di seguito in un'altra ora si arriva al Rifugio Chabod. cartina
    Rifugio Chabod - 2.750 m. - privato - 40 posti - prenotazione obbligatoria a luglio e agosto 0165/95574.
    1/2 pensione 54.000 lire soci CAI - alloggiamento dalle 13.000 alle 17.000 lire in base al numero di letti per stanza.
    Giorno soleggiato e caldo.

    Rifugio Chabod PRESSURIZZAZIONE ZERO !!! Da sx: Luigi - Stefano - Anna - Gerardo - Andrea Steve

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    Secondo giorno: Rifugio Chabod - ascesa alla vetta - Rifugio Vittorio Emanuele II - Pont 5/6 ore per la vetta
    Sveglia ore 3:00 - colazione ore 3:30 - partenza ore 4:00
    Nella prima ora (ricordarsi la frontale) si risale la lingua detritica che divide i ghiacciai di Moncorvè e di Laveciau (quota 3.200 circa). Una volta attrezzati con imbrago, corda, piccozza, ghette, ramponi si risale i pendii poco ripidi del Ghiacciaio del Laveciau (crepacci), poi traversato il vallone glaciale si sale alla cresta nevosa Schiena dell'Asino (cartina) e quindi facilmente al Colle della Becca di Moncorvè (3.850 m).
    A questo punto con un giro a semicerchio in direzione nord, si supera l'ultimo dislivello che porta alle Roccette. cartina
    Le Roccette sono una facile, ma esposta cengia che porta alla vetta . Fare attenzione su questi balzi terminali di I° e II° grado, soprattutto quando la calca degli alpinisti le fa assomigliare più ad un mercato, che alla vetta di un 4.000 !!!
    Obbligatoria la foto ricordo sotto la Madonnina, posta in vetta (6 ore - arrivo ore 10:00).
    Per discendere a valle fino al Rif. Vittorio Emanuele II, ripercorrere la via fino alla Schiena dell'Asino e proseguire sui comodi pendii più o meno ripidi del Ghiacciaio del Gran Paradiso fino ad una zona di placche rocciose e alla finale pietraia detritica (seguire gli ometti), ultima difficoltà prima del "Vittorio Emanuele II" (2 ore e 1/2) cartina
    Rifugio Vittorio Emanuele II - 2.775 m. - CAI Torino - 186 posti - prenotazione obbligatoria a luglio e agosto 0165/95710.
    In un'ulteriore ora si raggiunge attraverso un panoramica mulattiera l'abitato di Pont. Per chi avesse la macchina alle Baite di Pravieux ... ancora 3 chilometri di fatica!!!
    Tempo bello la mattina, con nubifragio nel tardo pomeriggio.

    Schiena dell'Asino La vetta vista sotto l'ultimo strappo panorama dalla vetta Anna -  Luigi - Stefano in vetta. Foto by Steve

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    INFORMAZIONI GENERALI

    Necessaria tutta l'attrezzatura da alpinismo: corda, imbrago, piccozza, ramponi, frontale, ottimo vestiario.
    La via di ascesa è molto frequentata ed è tracciata perfettamente. Non richiede una grande tecnica ed esperienza alpinistica, ma sicuramente un discreto sforzo fisico, dal momento che il dislivello di 2.200 metri (andata + il ritorno) deve essere completamente superato a piedi
    Meglio affrontarla con una guida, soprattutto se si è alle prime armi.


    COSTO
    Il costo dell'intera ascesa si aggira sulle 120.000 lire + equipaggiamento ed eventuale guida.
    54.000 lire: 1/2 pensione Rifugio Chabod
    50.000 lire: trasporto
    + extra
    Tempo minimo necessario: 2 giorni

    1 euro = 1936,27 lire