Elbrus - Ascesa al Monte Elbrus - descrizione della salita al Monte Elbrus - Caucaso russo - ascesa al tetto d'Europa - facile alpinismo internazionale
Mt. Elbrus ascent details - Caucasus: Mount Elbrus - Elbrus: top of Europe - mountaineering in Russia
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CAUCASO RUSSO

MONTE ELBRUS '99

SCHEDA TECNICA - ASCESA ALLA VETTA - INFORMAZIONI GENERALI - COSTO
MAPPE RUSSIA & CAUCASO - MAPPE MT. ELBRUS


Il Monte Elbrus è un vulcano estinto dalla classica forma conica terminante con 2 picchi :
quello a Ovest, più alto di 5.642 m.s.l. e quello a est più basso di 5.621 m.s.l.
Si trova nella Russia meridionale e più precisamente nella Federata Repubblica Russa di Kabardino-Balkaria.
La sua posizione isolata a soli 10 Km a nord dallo spartiacque caucasico
(il naturale confine tra Europa ed Asia), ne fanno la vetta più alta d'Europa.
Il Caucaso è quella catena montuosa che si estende dal Mar Nero al Mar Caspio, un tempo totalmente in territorio sovietico ed ora confine tra Russia, Georgia ed Azerbaijian.

Mappa Russia. La regione dell'ELBRUS è la n° 5 (220 KB !) Cliccare per ingrandire Mt. Elbrus e la nostra tenda. Cliccare per ingrandire Mappa Caucaso cliccare per ingrandire
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SCHEDA TECNICA

  • Altezza: 5.642 s.l.m. (vetta più alta d'Europa), talvolta riportata la quota di 5.633 s.l.m.
  • Difficoltà: Grado D (difficile).
    Il sistema francese di valutazione dei gradi di difficoltà su ghiaccio indica 7 livelli (in passato solo 6). Il "D" è quello intermedio e quindi facilmente affrontabile da ogni alpinista allenato. Questa classificazione è da considerarsi puramente indicativa.
  • Ubicazione: Caucaso centrale russo - Federata Repubblica Russa di Kabardino-Balkaria - capoluogo: Nalchik
  • Aeroporti di accesso: Mineralnye Vody via Mosca.
    Esistono diversi voli giornalieri dall'aeroporto moscovita di Vnukovo a Mineralnye Vody (Minvody abbreviato), ad opera della compagnia aerea MKV (Air Mineralnye Vody). Nel pomeriggio volo alle 17.20 e alle 18.50.
    Il costo è di 1090 rubli (45 $). Volo non prenotabile dall'Italia (vedi sotto aggiornamento "agosto 2003").
    L'aeroporto è raggiungibile in autobus dalla stazione della metropolitana di Yugo-Zapadnaya - capolinea linea rossa.
    Teoricamente l'aeroporto più vicino sarebbe quello georgiano di Tbilisi........ma è meglio evitare!
  • Stazione ferroviaria di accesso: Mineralnye Vody.
    Esiste un treno giornaliero da Mosca che raggiunge la città caucasica dopo 39 ore. La stazione ferroviaria di partenza è la Kursky Vokzal e la fermata della metropolitana corrispondente è Kurskaya - linea blu e linea circolare.
    Per gli orari guardare: orari ferrovie russe. Da quest'anno (1999) non esiste più la tariffa per stranieri.
    I costi sono veramente ridicoli. Consiglio la prima classe.
  • Località di partenza: Azau (frazione di Terskol).
    Graziosa località montana a quota 2.180 s.l.m. nella valle di Baksan.
    Esiste un servizio di bus a giorni non definiti (lunedì e venerdì da quanto si è capito) dal piazzale antistante la stazione ferroviaria di Mineralnye Vody, che in 5 ore porta a Terskol (200 Km.). Costo 100 Rubli.
    Ottima alternativa è il taxi da prendere appena fuori dall'aeroporto. Costo 50 $ per la tratta.


    ASCESA ALLA VETTA

    La seguente salita è stata effettuata da Stefano e Luigi tra il 4 e l'8 di agosto 1999, in completa autonomia.
    L'ascesa è stata fatta dalla parete sud, che offre le maggiori possibilità di successo e malauguratamente di soccorso in caso di necessità. Non è richiesto alcun permesso o tassa per poter salire sull'Elbrus.

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    mappa Elbrus - cliccare per ingrandire
    Mappa regione
    Minvody - Terskol
    Nalchik - Dombay
    mappa fotografica (70 KB) - cliccare per ingrandire

  • 1° giorno: Azau (Terskol) - Rifugio Priut 11 - Stazione Mir
  • 2° giorno: Stazione Mir - Campo Base
  • 3° giorno: Campo Base (brutto tempo)
  • 4° giorno: Ascesa alla vetta - Campo Base
  • 5° giorno: Campo Base - Azau (Terskol)

    Primo giorno: da Azau (Terskol) salita al rifugio Priut 11 e notte alla Stazione Mir
    Tre chilometri a monte di Terskol, in località Azau partono gli impianti per il Monte Elbrus. Il primo troncone di funivia porta dagli iniziali 2.180 m.s.l. di Azau, ai 3.000 m. del primo stop. La seconda seggiovia porta alla Stazione Mir a quota 3.470 s.l.m. Costo delle 2 seggiovie 60 rubli a testa.
    La stazione Mir consiste in un museo della 2° guerra mondiale e in un bar aperto dalle 10.00 alle 16.00. Possibilità di mangiare e bere, ma non di dormire.
    Decidiamo per acclimatarci di raggiungere a piedi la Stazione Garabashi a quota 3.800 m. e successivamente quel che resta del Rifugio Priut 11 a quota 4.157, bruciato nell'estate '98 (aggiornamento agosto 2001: il rifugio è ricostruito).
    Totale tempo salita 2 ore e mezza.
    Ritorno alla Stazione Mir per la notte. Dormito in tenda.
    Non c'è acqua, necessario ottenerla sciogliendo la neve.
    Se non temete problemi di acclimatazione meglio dormire alla Stazione Garabashi dove sono posti una decina di containers cilindrici di colore rosso adibiti ad abitazione o piantare la tenda in prossimità di questi. Abbondante acqua da rivoli di scioglimento.
    Giorno soleggiato e caldo.

    Mt. Elbrus visto dal Mt. Cheged
    (Mappa ascesa)
    (Mappa fotografica - 70 KB)
    SHINING TOP !

    secondo giorno: salita e notte al Campo Base a 4.200
    Prendiamo la seggiovia che porta dalla Stazione Mir alla Stazione Garabashi a quota 3.800 m. Costo 40 rubli a testa. Rifacciamo in parte la salita del giorno prima. Facile ascesa (non necessari, ma usati i ramponi) su nevaio e ghiacciaio per 1 ora e mezza fino al Rifugio Priut 11 e di seguito fino al Campo Base piazzato poco oltre il rifugio (4.200 m. circa). Acqua da scioglimento in abbondanza.
    A monte del Priut 11 sia a est che a ovest esistono 2 strisce di rocce laviche dove è possibile piazzare le tende. Se queste piazzole sono piene, dovrete accontentarvi di zone sulla neve. Portatevi cordini e picchetti a vite per fissare la tenda. Il vento può essere terribilmente forte. Inspiegabilmente nelle roccette a est è ufficialmente proibito campeggiare, con tanto di scritte a spray sui sassi. Peccato perché sarebbero le migliori !
    Sempre in questa zona esistono 2 piccoli bivacchi di emergenza, di cui uno sempre aperto.
    Tempo variabile tendente al peggioramento.

    Luigi alla Stazione Garabashi
    (Mappa ascesa)
    (Mappa fotografica - 70 KB)
    Quel che resta del Priut 11

    Terzo giorno: bufera di neve, rimasti in tenda a 4.200
    Nella notte il tempo si gusta del tutto e inizia una tempesta di vento e neve che durerà fino all'alba del 4° giorno. Intorno alla tenda se ne accumulano circa 30 cm, in parte portata dal vento. Restiamo in tenda per un giorno e 2 notti.
    In condizioni meteorologiche buone conviene raggiungere come allenamento e acclimatazione le Rocce Pastukhov a quota 4.690 s.l.m. sulla via che porta alla sella.

    Prima della nevicata
    (Mappa ascesa)
    (Mappa fotografica - 70 KB)
    Dopo la nevicata

    Quarto giorno: salita alla vetta e ritorno a 4.200
    Le condizioni meteorologiche della notte ci fanno temere il peggio anche per l'indomani, quindi non puntiamo nemmeno la sveglia. Grande sbaglio....perché la mattina è splendida! Decidiamo anche se tardi di tentare la vetta, confortati dal fatto che anche gli altri alpinisti sono nella nostra stessa condizione. Partiamo alle 9.25 del mattino. Lungo il cammino che porta alla sella, paletti di legno ad una distanza variabile sui 50 metri indicano la via più sicura. Un aiuto che può rivelarsi di vitale importanza in caso di nebbia e nuvole basse. Uso facoltativo dei ramponi (siamo gli unici ad utilizzarli) causa neve fresca (10-15 cm.) Il pendio sale ripido, ma sempre camminabile, fino alle Rocce Pastukhov (4.690 m.) calando di intensità man mano che ci si avvicina alla sella a quota 5.354 m.s.l. (per quest'ultima talvolta è riportata la quota di 5.230 m.). La sella è ben distinguibile per il fatto che ci si trova in mezzo ai 2 picchi e per la presenza di un bivacco letteralmente collassato sotto il peso della neve.
    La fatica si fa sentire, ed è forse il momento più critico. L'aria è rarefatta (la metà rispetto al livello del mare) ed obbliga a frequenti fermate per ossigenarsi. Anche gli ultimi irriducibili, mettono i ramponi. Da qui parte la traccia sia per il Picco Est (5.621 m.), che per il Picco Ovest (5.642 m.)
    Per quest'ultimo si sale a metà costa, girando intorno al picco in direzione nord fino a delle roccette. A questo punto un repentino cambio di pendenza porta al pianoro finale. Da qui spiccano a 180° una serie di piccole guglie di pochi metri, ma la più alta è l'ultima.
    Un dislivello ulteriore di una decina di metri ci porterà sul Tetto d'Europa, riconoscibile da un cippo ed una targa in alluminio, splendente al sole!
    Dalla cima si gode una spettacolare vista ed una grande gioia!
    Tempo di salita 6 ore. Arrivo in vetta alle 15.30.
    Molta la fatica ma nessun malore da alta quota, probabilmente grazie ad un buon acclimatamento iniziato già nel mese di luglio in Italia con tre 4.000 e all'utilizzo del Diamox 250. Discesa senza problemi al Campo Base in 2 ore. Totale escursione 8 ore. Tempo splendido tutto il giorno. Doppia razione di pasta (gnocchetti sardi ai funghi della Star - ve li consiglio!) e una meritata dormita.
    IMPORTANTE: Nessuna traccia di crepacci. Il seguire i paletti di segnalazione rende la salita sicura. Non esistono reali difficoltà tecniche, gli unici nemici sono la quota, la fatica e il tempo. Va considerato che la nostra ascesa è stata fatta in condizioni ottimali di tempo e fondo nevoso. La nevicata della notte precedente ci ha reso anche l'ultimo tratto facilmente percorribile senza sicure. In caso di forte vento (cosa facilissima) e di neve ghiacciata, assolutamente necessario imbrago, corda e piccozza (quest'ultima utilizzata in questa occasione solo come bastone). Salendo, per rendervi conto di quanto manca alla vetta, prendete come riferimento il picco orientale che è soltanto 21 metri più basso.

    Steve sul Tetto d'Europa
    (Mappa ascesa)
    (Mappa fotografica - 70 KB)
    Paletti di segnalazione durante la salita

    Quinto giorno: dal Campo Base ad Azau (Terskol)
    Sveglia tranquilla, affardellato lo zaino, ripiegata la tenda e discesa fino alla Stazione Garabashi a 3.800, per prendere la seggiovia e le 2 cabinovie. Non perdete il biglietto fatto all'andata! Tempo di discesa da 4.200 a 3.800: 3/4 d'ora. Una volta giunti ad Azau potrete scegliere se fermarvi in albergo o prendere un taxi (50 $ per la tratta) o se siete fortunati un autobus (100 rubli) fino a Mineralnye Vody. Tempo splendido tutto il giorno.

    Gli ultimi 300 metri !
    (Mappa ascesa)
    (Mappa fotografica - 70 KB)
    Campo Base. Alpinisti russi piazzano le tende


    INFORMAZIONI GENERALI

    Equipaggiamento e preparazione
    Necessaria tutta l'attrezzatura da alpinismo: corda, imbrago, piccozza, ramponi, ottimo vestiario.
    Necessaria la tenda (l'unico rifugio in quota 4.157 s.l. m. è bruciato nell'estate 1998), un buon sacco a pelo
    (la temperatura può abbondantemente andare sotto i -10°), viveri per più giorni dei normali 4 o 5 necessari per la salita,
    kit da campeggio per cucinare e capsule di scorta per il gas da portarsi tassativamente dall'Italia o utilizzare fornello a benzina.
    Per quanto riguarda l'acqua, potrete procurarvela o dai numerosi rivoli di scioglimento del ghiacciaio o sciogliendo direttamente la neve. Inutile (visto il contesto) la potabilizzazione.
    IMPORTANTE: portarsi degli integratori salini (tipo POLASE) da diluire nell'acqua da bere, che in quota è priva di sali minerali.
    L'ascesa alla vetta non è tecnicamente difficile, ma non è un semplice trek.
    Per i più pigri è anche possibile, pagando un gatto delle nevi, raggiungere dalla Stazione Garabashi i 4.157 m. del bruciato rifugio Priut 11.
    Da non sottovalutare il tempo che può variare rapidamente. L'ascesa può essere tranquillamente affrontata anche da 2 persone senza supporto di guide e rifugi.
    Nel caso uno voglia avvalersi di una guida potete chiedere in paese a Terskol ...ma dubito!
    Terskol è soprannominata la "Chamonix del Caucaso", ma non fatevi ingannare......
    io non sono riuscito a trovare una sola cartolina !!!
    Consigliabile effettuare una serie di salite sopra i 4.000 s.l.m. nel mese precedente e acclimatarsi 1 o 2 giorni, una volta giunti sul posto, prima di iniziare l'ascesa. Nelle vicinanze dell'Elbrus è possibile fare ciò salendo al Monte Cheged (semplice trek).
    AGGIORNAMENTO AGOSTO 2001: Il Rifugio Priut 11 è stato riscostruito. Riporto qui lo scritto di Antonio, un alpinista che ha effettuato l'ascesa dell'agosto 2001: "Ne sono stati ricostruiti ben 2 di rifugi, uno vicino al vecchio Priut e un altro circa 50 m. più a monte, entrambi dotati di cucina a gas ma senz' acqua; il primo è il più grande ma anche il più incasinato".
    AGGIORNAMENTO AGOSTO 2003: da Daniele "sono appena tornato dal viaggio in Caucaso che ho fatto seguendo le indicazioni tratte dal tuo sito - devo dire che sono tuttora valide, anche i prezzi sono cambiati poco rispetto a quelli da te indicati - c`erano pochissimi turisti, praticamente nessun occidentale, questo per via delle notizie che arrivano da quella zona - la situazione a me è parsa tranquilla, solo qualche problema a Minvody per via dei numerosi controlli. Il volo Mosca - Minvody ora è prenotabile dall`Italia al costo di 184 euro A/R, c'è poi un servizio di pullman di linea da Minvody a Nalchik (partenza tutti giorni alle 6,30 del mattino dalla stazione dei bus davanti all`aeroporto) - da Nalchik a Terskol ci sono poi dei minibus che partono regolarmente, costo 30 rubli. Al rifugio Priut 11 e` ora possibile dormire al costo di 50 euro a notte".
    AGGIORNAMENTO MAGGIO 2004: da Ivan & Luigi - "Le indicazioni del tuo sito sono ancora quasi tutte attuali, ti mando solo alcune novità riscontrate sul "campo", eventualmente per aggiornare il tuo sito:
    - Nella zona di Cheget sono stati costruiti numerosi nuovi alberghetti esteticamente molto belli rispetto al Cheget stesso.
    - Noi eravamo al Volfram (Terskol) - 400r con cena e colazione - da cui si raggiunge tranquillamente a piedi Cheget, mentre è un po’ piu’ lunga fino ad Azau (meglio farlo in taxi).
    - Impianti ancora tutti a 60 rubli a tratta, tranne la seggiovia per i Barrels che costa 40r.
    - Sostare ai Barrels costa 250r a notte. Indispensabile salire qualche giorno prima per accordarsi con il gestore, viene comunque data priorità ai gruppi con guide russe (cosa che noi non avevamo!!!)
    - Mineral Vody - Terskol in taxi ancora tra i 50/60$
    - in questo periodo la tenda ai Barrels e più sù è veramente per "duri", il vento ed il freddo possono essere veramente snervanti…..

  • Visti e Permessi
    Armatevi di molta pazienza. Per poter entrare in Russia dovrete risultare avere comprato un intero pacchetto viaggio da un tour operator o trovare un russo compiacente o vostro amico che vi inviti sotto la sua responsabilità.
    Scartata la seconda ipotesi ai più, non rimane che una scappatoia. Essendo questo invito (visa support) un business, esistono molte agenzie di viaggio che con circa 50 USD vi faranno avere la burocrazia necessaria. Su internet e Lonely Planet ne è pieno. Non sempre oneste e chiare.
    Segnalo la TEAM GORKY (e.mail - sito web) per la sua serietà e disponibilità, soprattutto in virtù del fatto che è stata l'unica a pretendere il pagamento solamente a visto ottenuto. In breve per ottenere il visto serve:
    1. Fotocopia passaporto con specifica del periodo e dei posti che si vogliono visitare da spedire all'agenzia.
    2. L'agenzia vi farà firmare uno scarico responsabilità per eventuali disavventure nel vostro soggiorno russo.
    3. Rispedire foglio di scarico responsabilità firmato.
    4. L'agenzia vi spedirà il visa support per posta normale o DHL. L'ambasciata non lo accetta via e.mail.
    5. A questo punto avete 2 possibilità: o andare all' ambasciata di Milano o Roma che è aperta dal lunedì al venerdì con il passaporto o sua fotocopia, 3 foto tessera e compilare il modulo di richiesta sul posto o rivolgersi ad un "visa service" come ZAMA SERVICE: tel. 06-5342710.
    6. Potete scegliere di farlo via urgente 190.000 lire o via normale 50.000 lire (se vi rivolgete ad un visa service dovrete pagare 30.000 a visto per il servizio).
    7. Non dimenticatevi di pagare l'agenzia russa per l'invito.

    AGGIORNAMENTO 2001: mi è stato riferito che la Team Gorky non effettua più il servizio di visa support. Mi sono stati indicati 2 siti alternativi, ma non posso esprimere nessun giudizio in merito al loro operare: Visa to Russia & Russite.
    AGGIORNAMENTO 2004: Ivan e Luigi che hanno effettuato l'ascesa nel maggio 2004 si sono appoggiati a "Easy Russia" come visa support - sito web - e.mail. Riporto qui loro mail: << Tal G.Luca Zoni è stato molto gentile e disponibile. Ci ha fornito visti, prenotazioni per albergo a Mosca e, volendo anche Terskol. Il prezzo è stato onesto >>

  • Quotazione rublo
    1 Agosto 1999 = 1$ USD = 24.31 RUBLI

  • Guida turistica
    "Russia, Ukraine & Belarus" by EDT-Lonely Planet® non sempre affidabile soprattutto per quanto riguarda i prezzi, ma nel complesso valida.
    Per i treks e ascese: "Trekking in Russia & Central Asia" di Frith Maier edito da Cordee. La descrizione dell'ascesa è molto stringata. Per evitare eventuali problemi di diritti d'autore evito di metterla in rete. Chi fosse interessato a riceverla mi contatti direttamente tramite e.mail

  • Carte Geografiche
    Per l'acquisto di mappe da trek o carte geografiche in generale, andate al:
    n°9 di Ulitza Kuznetsky Most a Mosca (fermata metropolitana Kuznetsky Most - linea viola),
    ma non illudetevi...non troverete molto, se non carte in cirillico senza curve di livello in scala 1:100.000.

  • Criminalità e problemi secessionistici
    L'unica zona un po' a rischio criminalità è Mosca. Per quanto riguarda le spinte secessionistiche di queste regioni islamiche, la Repubblica Autonoma Russa di Kabardino-Balkaria (dove si trova l'Elbrus) gode di una relativa pace e tranquillità. Molti i turisti russi e numerosi gli alpinisti soprattutto da Canada, USA, Germania e Repubblica Ceca.

  • Alberghi
    Esistono alcuni alberghi ma sono spesso pieni in agosto. Personalmente ho dormito all'hotel Cheged (alla partenza degli impianti per il Monte Cheged), 3 km a valle di Terskol. Bello e a 200 rubli a persona per notte.

  • Località limitrofe
    Esistono 2 località vicino all'Elbrus che non converrebbe dimenticare di visitate :
    la montagnosa zona detta del "Piccolo Caucaso", presso la località di Dombay, ad ovest di Terskol e
    la località balneare di Sochi sul Mar Nero per la sua vivacità e per un meritato riposo.


    Dombay Sochi

    COSTO
    Il costo dell'intera "spedizione" si aggira sul 1.700.000 di lire (878 euro) + equipaggiamento.
    1.000.000 del volo fino a Mosca
    200.000 circa per il volo A/R per Mineralnye Vody
    300.000 circa per alberghi, trasporti pubblici e seggiovie
    200.000 per visto, invito e spese di invio
    Tempo minimo necessario: 10 giorni

    Rapporto lira / dollaro ad agosto ' 99 = 1.925 lire x 1 USD
    1 euro = 1936,27 lire


    La seguente ascesa è stata parte integrante di un viaggio di 5 settimane in Russia meridionale - Ucraina e Turchia.
    Per ogni informazione clicca qui.

    Per Mosca e Russia asiatica visita la pagina Siberia.
    Altre consigliabili pagine, ma questa volta in inglese, sono:
    Enciclopedia della montagna - Albo delle presenze - Viaggio organizzato

    Per chi fosse interessato alla discesa scialpinistica dell'Elbrus, questa è organizzata al costo complessivo di 3.300.000 lire (anno 2000) dalla:
    Guida Alpina, Maestro d'alpinismo - Plamen Chopski
    c/o Forba Viaggi, Via Ponte Vecchio n. 1 - 23030 S. Caterina Valfurva (SO)
    tel. 0342 935489 - fax: 0342 925040 - cell.: 347 3233100 - e.mail
    Programma di viaggio e calendario dell'ascesa: Caucaso 2000.