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23° giorno - 17° tappa - VI° tappa del Camino de Santiago

ASTORGA - CEBREIRO . 115 Km .



MAPPA CAMINO DE SANTIAGO

Uscendo da Astorga (868 m.) si prenda la LE 142 in direzione Castrillo de los Polvazares. Superato questo si prosegue a destra per El Ganso (attenzione, il cartello che indica la località è visibile solamente per coloro che giungono in senso contrario). Il paesaggio è molto bello, ai campi di grano si sostituisce ora un paesaggio collinare con querceti e pinete. Al Km. 18 non prendere per Rabanal Viejo, ma proseguire a sinistra superando il ponte. Seguono due salite che portano al Km. 21,5 a Rabanal del Camino (1.150 m. - cartina 5). Da qui inizia una salita lunga e a tratti anche ripida di 8,5 Km. che porta alla Cruz de Ferro o Cruz de Hierro (Km. 30 - 1.500 m. - cartina 5 ). Sul passo una Croce, una Cappella e una sorgente d'acqua.
La strada a questo punto scende fino a Manjarin (Km. 32,5 - 1.460 m.), dove si trova un modesto rifugio di montagna. La sua fama è data da un totem in legno recante incise alcune distanze chilometriche mondiali. Immancabile la sosta fotografica.
Si ritorna a salire (ultimo tratto in maniera repentina con pendenza > 10%) in prossimità di un ripetitore. Segue un breve tratto tranquillo prima della ripida discesa che porta al Km. 40,5 al bel borgo di El Acebo (1.150 m. - cartina 5 e proseguendo fino a Molinesaca (Km. 50 - 590 m.). Molto carina l'idea di aver creato 2 piscine artificiali sul fiume, sotto il ponte medievale, dove è possibile fare il bagno (acqua fredda). Senza ulteriori difficoltà si raggiunge al Km. 58 la cittadina di Ponferrada (540 m - cartina 5.), col il castello dei Templari. Si continua per Cacabelos (Km. 73 - 485 m. - cartina 5), con la facciata della chiesa piena di nidi e di cicogne; seguono una serie di saliscendi che portano a Villafranca del Bierzo (Km. 80 - 505 m.). Il paesaggio è una distesa di vigneti di uva nera e bianca a perdita d'occhio. Al Km. 83 ci si immette sulla N VI. Nonostante la domenica il traffico è intenso. La valle è paesaggisticamente sconvolta dalla costruzione dell'autostrada Madrid - A Coruna. Per fortuna sono fermi, visto la festività, i numerosissimi camions utilizzati nella costruzione dell'opera. Al Km. 96 il Camino devia a sinistra per la località di Vega de Valcarce.
Disonestamente optiamo per rimanere nella più facile e pedalabile N VI. Grazie a 4 viadotti ed a un pendenza di tipo autostradale l'arrivo a Piedrafita del Cebreiro (Km. 110 - 1.110 m. - cartina 5 è molto facilitato. Questo valico segna il confine tra la Castiglia e la Galizia e coincide con lo spartiacque della Cordillera Cantabrica. Ormai stravolti dalla fatica cerchiamo rifugio, ma purtroppo qui non esistono alberghi per pellegrini. Rimontiamo in sella, lasciamo la N VI e prendiamo la LU 634 per raggiungere il vicino Passo del Cebreiro (km. 115 - 1.300 m. - cartina 5). L'arrivo a Cebreiro è veramente dantesco. La stanchezza è tanta, la strada sale decisa e arriviamo in paese nella più totale nebbia e sotto un fitta pioggerellina.
Cebreiro è essenzialmente un luogo di culto e nel Santuario è custodito il "Calice del Milagro" (il Santo Graal galiziano".
L'Albergo del Pellegrino è pieno, ma possiamo dormire per terra. Non ci viene chiesta neanche una offerta. Docce con acqua calda e uso cucina. Mangiamo in uno dei numerosi ristoranti del borgo al prezzo di 1.000 PTS.
Sole al mattino, variabile nel pomeriggio e nebbia negli ultimi chilometri. Pioverà per tutta la notte.


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