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27-28 luglio 2001

TRENO: VENEZIA - BUDAPEST - BUCAREST


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Tratta in treno fino a Bucarest - cliccare sull'immagine per vederla ingrandita (245 Kb)

Tratta ferroviaria Venezia - Bucarest. Per passare direttamente all'arrivo a Bucarest - cliccare qui.

Ogni sera dalla stazione di Venezia Santa Lucia parte alle 21:20 un treno per Budapest (via Lubiana-Zagabria) con anche una carrozza per Bucarest.
Cosa apparentemente assurda questo vagone cuccette non è prenotabile in Italia. Ho provato alle F.S., ad una agenzia di viaggi e a quella del DLF (dopolavoro ferroviario). Tutti mi hanno detto che era impossibile la prenotazione, che avrei potuto farla solamente fino a Budapest (Ungheria) e solo una volta giunto qui quella per Bucarest (Romania).
Non avendo altra scelta ho prenotato perciò un doppio (cioè un letto in uno scompartimento da due - costo 30 euro - 58.000 lire) fino a Budapest e ho fatto un biglietto R.I.T. (tariffa ferroviaria scontata per over 26) sempre con destinazione finale Budapest (Ungheria) al costo di 135,3 euro - 262.000 lire andata/ritorno.
Inizia il viaggio, la carozza ungherese è molto comoda e bella. Ho provveduto a mettere la bici nella sacca e il controllore mi chiede il biglietto ferroviario, la prenotazione del vagone letto e quello del trasporto bici internazionale (12,4 euro - 24.000 lire).
Il treno è mezzo vuoto e sono per fortuna in scompartimento da solo.
Luigi, il mio compagno di viaggio mi raggiungerà a Sighisoara, in Transilvania tra 10 giorni.
Il sonno è un po' frazionato causa i continui controlli doganali (Slovenia, Croazia, Ungheria). La tratta magiara è molto carina e si costeggia per lungo tempo il Lago Balaton. Alle 12:00 si arriva a Budapest, che provvederò a visitare al ritorno.
La stazione ferroviaria di arrivo è quella di Budapest Keleti.
Adesso come da programma, dovrò scendere dal vagone ungherese e andare alla biglietteria internazionale per fare un biglietto + prenotazione e risalire su una carrozza rumena che è partita come me un giorno prima da Venezia.
Mi avvio perciò alla biglietteria internazionale, che si trova un po' defilata (dalla parte del binario 6) e chiedo per prenotare un vagone letto per il suddetto treno. L'impiegato in un perfetto inglese mi dice che la prenotazione non è possibile farla essendo il treno "italiano" (l'avrei dovuta fare in Italia dove il treno ha origine) e aggiunge che potrò farla direttamente sul vagone rumeno al personale viaggiante.
Pago perciò il biglietto per la tratta Budapest - Bucarest al costo di 9.580 fiorini - 39 euro - 75.000 lire.
Raggiunta la carrozza rumena chiedo al capo vagone se c'è posto e che ho una bici. Per questa mi vene trovato il posto nel vano doccia del vagone, impedendone da ora in poi il suo utilizzo a tutto il vagone. Vengo sistemato in uno scompartimento da 3, insieme a 2 rumeni. Rispetto ai vagoni ungheresi è tutta un'altra storia. La temperatura è da alto forno e i finestrini si aprono solo per pochi centimetri. Patteggiamo una cifra di 31 euro - 60.000 lire (eravamo partiti da 100.000 lire) per la cuccetta e la bicicletta (del biglietto internazionale bici non gliene puo' fregar de meno!).
MORALE DI TUTTO QUESTO: se tornassi indietro non farei nessuna prenotazione cuccetta o vagone letto, comprerei solamente il biglietto ferroviario Italia - Bucarest e una volta a Venezia chiederei direttamente al capo vagone rumeno una sistemazione per tutta la tratta evitando così tutto il calvario di scendere e risalire a Budapest.
Dopo la sosta prevista di 4 ore a Budapest Keleti, il treno riparte attraversando le belle pianure ungheresi per arrivare al confine rumeno verso il tramonto. I controlli doganali sono apparentemente molto formali, poi tutta questa aura di irreprensibilità sfuma clamorosamente quando all'orario previsto il treno parte e 2 doganieri scendono letteralmente al volo, lasciando così perdere ogni eventuale irregolarità. Da qui si può capire molto del futuro viaggio!!!

30-31 luglio

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Mappa di Bucarest - cliccare sull'immagine per vederla ingrandita (180 Kb)

Al mattino dopo le 8:00 si incominciano a vedere le prime case di Bucarest. La periferia è veramente orrenda, palazzoni fatiscenti si susseguono. Tutto è decadente. La prima impressione è pessima. Uno dei due compagni di scompartimento mi consiglia l'Albergo Muntenia in centro e aggiunge "che la zona limitrofa alla stazione è meglio evitarla!"
Alle 8:30 si arriva alla stazione Gara de Nord di Bucaresti (mappa). Nessuno che importuni (ultimamente per evitare fatti delinquenziali l'accesso alla stazione è consentito solo dopo pagamento di un biglietto d'entrata). Fuori dalla stazione ci sono 3 alberghi economici a cui chiedo, con risultato negativo, posto per me e la bici. Pedalando in questa zona già incontro con mia sorpresa decine di cani randagi appisolati a godersi il sole mattutino.
Nei mesi precedenti la partenza alcuni servizi televisivi riferivano che erano stati in gran parte catturati o abbattuti; non oso pensare quanti potessero essere prima! Per fortuna non sono molesti, al limite qualche abbaiata al passaggio della bici. Continuando il mio giro in zona stazione incrocio ad un semaforo due bambini che sniffano colla e sputano sul finestrino della macchina che mi precede.
Dopo questo spettacolo mi ricordo delle parole del rumeno e punto senza più esitazioni verso il centro e l'Hotel Muntenia (Strada Academiei - zona universitaria - mappa). Costo a notte per una singola senza bagno: 490.000 lei - circa 20 euro. Sistemata la bici nel deposito biancheria dell'albergo. Portatevi le sacche in camera!

Visita della città. Bucarest non offre molto, ma il centro è tranquillo. Da non perdere il Palazzo del Parlamento (Centrul Civic Palatul Central - mappa), ovvero l'ex residenza di Ceausescu, secondo palazzo più grande come superficie dopo il Pentagono; il Village Museum (Muzeul Satului - mappa), un museo all'aperto con case in legno e chiese provenienti dai 4 angoli del paese; i parchi cittadini: Herastau, animatissimo nei giorni di festa - Circus, con le spiritose statue in legno - Carol I, con il bellissimo mausoleo in granito rosa e nero dedicato ai Caduti per il Socialismo; ufficialmente chiuso e presidiato dalla polizia dalla rivoluzione del 1989, ma che chiedendo ai piantoni vi sarà possibile visitare.
Ho tentato anche di raggiungere Snagov, il monastero dove la tradizione vuole che sia seppellito il Conte Dracula, ma in bici è impossibile causa il divieto di transito sulla statale 1 (e conviene rispettarlo perché il traffico è veramente intenso); il treno riportato dalla Lonely Planet o dallo stesso sito delle CFR è stato annullato ed anche il tentativo di raggiungerlo in taxi è tramontato davanti alla non conoscenza del luogo da parte dei tassisti.
Questo luogo comunque, ha detto della Lonely Planet e di amici merita una visita.
Contrariamente al resto del paese Bucarest non è particolarmente economica. Se volete cibarvi e spendere poco consiglio il fast food "Spring Time" che si trova poco lontano dall'Albergo Muntenia, vicino a Piata Universitate e all'omonima stazione del metrò.
Per la città il traffico è abbondante. Meglio utilizzare la metropolitana e lasciare in albergo la bici.


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